Diplomata all'Accademia di Belle Arti di Venezia dove è stata allieva di Emilio Vedova, Paola Failla è a sua volta docente ed artista. La sua particolare tecnica mista unisce preziosi elementi pittorici e calligrafici, realizzati su tela e carta. Studiosa delle calligrafie e degli ideogrammi, indaga in modo personale il rapporto tra segno colore e spazio, punteggiando i suoi lavori con bagliori d’oro e creando una “scrittura segreta” in cui si riconoscono frammenti poetici veri e immaginati, sovrapposti a pensieri in un tentativo di dialogo con l’universale e il divino. Come scrive Maria Beatrice Rigobello Autizi, "nell'arte di Paola Failla convergono la sensibilità pittorica occidentale e l'idea della grazia orientale attraverso una pseudocalligrafia in cui, spesso, la preziosità dell'oro attinge all'inespresso, al sogno, ad una dimensione immaginifica in cui ognuno si riconosce”. Pensando all’umanità come ad un essere universale che sta al di sopra delle lingue, delle geografie e delle ideologie.