Roberto Crippa

Roberto Crippa (Monza, 1921 – Bresso, 1972) pittore e scultore italiano. Dopo le prime esperienze pittoriche in stile figurativo con influenze cubiste, aderisce al movimento spazialista con Lucio Fontana, Giorgio Kaisserlian, Beniamino Joppolo, Milena Milani, Sergio Dangelo, Carlo Cardazzo, Cesare Peverelli. Diplomatosi in arte all'Accademia di Brera (dove incontra Aldo Carpi, Carlo Carrà e Achille Funi), partecipa alla Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano. Nel 1950, 1954 e 1956 torna alla Biennale e sempre nel 1950 espone a Trieste nella collettiva dal titolo Arte spaziale. Amico di Lucio Fontana, è tra i firmatari del terzo "Manifesto dello Spazialismo" (Proposta di un regolamento) del 1950. L'opera di Crippa all'inizio degli anni cinquanta si incentrava attorno a serie di dipinti detti Spirali, di carattere geometrico e astratto: con il gesto geometrico quasi-circolare (ma mai perfettamente tondo) Crippa creava degli spazi involuti, da cui si generavano raggi che si proiettavano fuori dalla bidimensionalità della tela, in linea coi principi del "Manifesto" spazialista. Divenuto ormai noto anche all'estero per le sue opere, Crippa raggiunge New York, dove incontra i surrealisti Max Ernst, Victor Brauner e Yves Tanguy, ed espone alla galleria di Alexander Jolas. Le Spirali cambiarono, divenendo più pesanti, incisive ed involute, interlacciate tra di loro. Queste figure, sviluppate tra il 1954 e il 1956 vengono definite Totem. Nel 1955 passò alla produzione di opere polimateriche, che popolarono una mostra personale presso la galleria del Naviglio di Milano. L'anno successivo l'ispirazione dei dipinti polimaterici venne sviluppata ulteriormente, con la produzione di opere in ferro, bronzo, acciaio ispirate al simbolismo primitivo. Con queste opere partecipò alla Biennale del 1958. L'uso di materiali originali nel 1960 sfociò nella produzione di opere in amianto, sughero, carta di giornale e velina, unite con diversi materiali e colori. Le opere furono esposte in una mostra itinerante che raggiunse il Giappone, gli Stati Uniti e l'Australia. Nel 1962 rimase vittima di un incidente di volo: Crippa era un appassionato di acrobazia aerea, tanto che nel 1971 fu invitato come rappresentativa italiana ai Campionati Mondiali di acrobazia aerea. L'incidente del '62 lo costrinse sulla sedia a rotelle per quasi un anno: ciò nonostante, partecipò con i suoi quadri a diverse esposizioni in Europa e Stati Uniti. In questa fase Crippa passò a dipingere paesaggi (Landscape), con la tecnica polimaterica e con il consueto stile astratto. Sempre di questo periodo sono le amiantiti, non-dipinti realizzati con sottili fogli di amianto applicati su una tavola incisa. Nel 1967 lo stato della Rhodesia dedicò a Crippa un francobollo; l'anno successivo l'artista, pienamente ripresosi, partecipò alle biennali di Venezia e Mentone. Nel 1972, durante un volo di preparazione ai Campionati Mondiali l'aereo di Crippa precipitò nei dintorni dell'aeroporto di Bresso, uccidendo l'artista e il suo allievo Piero Crespi.

< torna agli ARTISTI <

Roberto-Crippa
 Sughero (1969) / corkSpirale (1965)

pagine: 1