Inaugurazione: sabato 13 ottobre dalle ore 18.
La mostra proseguirà fino a domenica 4 novembre con il seguente orario:
dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 23;
sabato e domenica dalle 11 alle 23.
Giudecca795, Fondamenta S.Biagio, Venezia
ACTV: vaporetto 41, 42 o 82, fermata Palanca
(a pochi metri dal Molino Stucky ora Hotel Hilton)
Tel 3408798327
Fino al 4 novembre 2007 la spazio Giudecca 795 di Venezia ospita una personale di Ercole Monti, pittore ed architetto romano nato nel 1927. Una pittura energica, un lavoro silenzioso tenuto "segreto" per 50 anni: solo nel 1998 Monti ha cominciato ad esporre i suoi quadri, già apprezzati da Henri-Cartier Bresson, che si collocano tra l'astratto e il figurativo; emozioni fatte di colori vibranti, freschezza, profondità. Incoraggiato dall'amica curatrice Elena Càrdenas Malagodi a rendere pubblica la sua opera di pittore, Monti ha esposto a Londra presso la European Academy for the Arts di Londra, a Milano al Refettorio delle Stelline, alla XII Quadriennale di Roma, alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia, e a Parigi e New York: e' tornato in laguna con l'antologica "Venezia - acquasabbia" dedicatagli da Giudecca795, il cui catalogo e' edito da Giudecca 795 in collaborazione con la galleria Deman di Parigi che ospita una collezione di opere recenti.
Il percorso di "Venezia acquasabbia" si snoda attraverso 15 oli su tela e vari oli su carta; di alcuni dipinti sono presenti anche le carte preparatorie. E' una Venezia non convenzionale, una scoperta per gli occhi e per il cuore, con una laguna ritrovata - splendido il "Mare nero", la visione di Venezia come si presenta a chi la raggiunge di notte - e spiagge che si impadroniscono della tela.
Come architetto, Monti ha avuto la possibilità di incontrare grandi maestri tra cui Aalto, Scarpa e Rietveld, ed e' stato particolarmente influenzato da Frank Lloyd Wright. Pur mantenendo una grande libertà, la sua pittura riflette in qualche modo questa formazione, ad esempio attraverso la pulizia compositiva, ed il profondo rispetto per la natura che si intuisce.
Astratto nella pittura significa non reale, ovvero significa esprimere contenuti attraverso libere composizioni di linee, forme e colori. E' il modo usato da Monti per rendere le sensazioni provate davanti alla natura – qui, davanti a spiagge e mari che ama in modo profondo, viscerale. La sua tensione è comunicare, emozionare chi ha la possibilità di vedere – e quasi vorrebbe toccarle – le sue grandi opere.
Le regole del linguaggio astratto sono difficili da individuare: questo perché alla fine regole non ne esistono, ma ci si innamora dei dipinti, rapiti psicologicamente, esistenzialisticamente. Davanti ad un "mare" o una "spiaggia" davvero sembra di esser lì, se ne sentono quasi il profumo e i rumori. Queste opere ci fanno anche riflettere su quel che l'uomo cerca autolesionisticamente di distruggere, spesso per puro interesse economico. Alle soglie degli ottant'anni Monti ci insegna silenzioso tutto questo, e dobbiamo essergli grati.