Siamo lieti di presentarvi la pittrice Minjung Kim nella sua prima esposizione veneziana, dal 25 Agosto al 13 Settembre 2007. Orario: dalle 11 alle 23 (inaugurazione il 25 agosto: da mezzogiorno a mezzanotte). Ingresso libero. Actv (trasporto pubblico, vaporetti): linee 41, 42, 82, fermata Palanca.
Minjung Kim, nata nella Corea del Sud nel 1962, dai 6 ai 29 anni studia con i maggiori maestri calligrafi e pittori del suo Paese, quindi approda in Italia per iscriversi all'Accademia di Belle Arti di Brera, dove lo studio dell'arte occidentale contribuisce alla sua maturazione artistica. I suoi lavori si presentano con una cifra tipicamente orientale che esprime i fondamenti della sua filosofia sospesa tra i motori del mondo: positivo-negativo, pieno-vuoto, e sono spesso dipinti su carta bianca di riso e inchiostro nero, oppure realizzati con pazienza al termine di un processo che agisce sulla carta con il colore poi con il fuoco, in modo da intervenire sulla materia ed ottenere forme circolari di svariate dimensioni. Questi cerchi, incollati uno sull'altro in sequenze concentriche, dal più piccolo al più grande, assumono l'aspetto di delicati fiori o composizioni astratte, che ricordano "una sorta di visione psichedelica dalleffetto ipnotico" come la definisce Guido Curto nel catalogo Electa "Vuoto nel Pieno".
Ma sono veramente "fiori"?
"Da sempre il mio lavoro è una visualizzazione dello Zen e del Tao" - spiega l'artista - .. All'interno di queste grandi filosofie c'è l'idea di due principi opposti, il pieno e il vuoto, fra cui c'è una continua tensione che fa esistere la realtà. E' una prospettiva profondamente filosofica. I due opposti sono in una continua mutazione, che costituisce l'essenza, il motore che fa andare avanti il mondo. Io, come pittrice, ho un materiale molto limitato, un foglio di carta con cui devo esprimere questo incessante mutamento... A me interessava rappresentare l'essenza del caos, il continuo alternarsi tra i due opposti. Allora ho bruciato col fuoco una parte di questa carta, il pieno, e ho ottenuto un'immagine che univa il pieno e il vuoto insieme... Ho aggiunto un'altra carta bruciata nel mezzo e sono andata avanti così, a sovrapporre il vuoto al pieno. E' da considerare poi che il fuoco è uno dei metodi migliori per aggirare il tempo. Devono passare dei millennni prima che la carta si dissolva, io accelero questa mutazione di lunghissimo periodo. Ho chiamato questa sovrapposizione di carte bruciate Vuoto nel Pieno. I fiori non c'entrano nulla, ma se li chiamano fiori o altro non mi dà nessun fastidio perchè il mondo visibile è composto dalla verità di tutte le cose. Lascio dire, perché alla fine è la stessa cosa."
L'Artista
Minjung Kim inizia giovanissima lo studio della pittura orientale: tra i suoi maestri Ha Taejin, Song Sunam e Hong Sukhchang, e l'acquerellista Kang Yeon Gyun. All'università Hong Ik di Seoul Minjung consegue la laurea e un master con una tesi sui quattro materiali fondamentali della pittura a inchiostro (la carta di riso, il pennello, il pigmento dell'inchiostro e la pietra che fa da supporto alla sua macinazione).
Nel 1991 si trasferisce in Italia per studiare all'Accademia di Brera. Si appassiona all'arte europea. In particolare alcuni dipinti di Paul Klee, Franz Kline e Robert Motherwell la spingono a iniziare un nuovo percorso estetico, in cui si allontana progressivamente dalla tradizione figurativa per condurre una ricerca sul valore espressivo del segno e della macchia, due elementi stilistici che si combinano perfettamente con quella 'visione processuale del mondo' e quella capacità di 'canalizzazione dell'energia' apprese entrambe con lo studio della calligrafia. Una svolta è dettata anche dalla frequentazione in Accademia dei corsi di pittura tenuti da Maurizio Bottarelli. Da Diego Esposito, con cui in seguito si diploma, Minjung apprende invece i fondamenti delle avanguardie concettuali e quella disinvoltura espressiva che caratterizza le più recenti tendenze artistiche.
La contaminazione fra concezioni e tecniche orientali ed occidentali prosegue anche al di fuori dell'Accademia. Nel suo lavoro pittorico - che si svolge sempre a terra, come vuole la tradizione orientale, perché la terra, dal punto di vista sia letterale che metaforico, è il supporto basilare per qualsiasi dipinto - Minjung tende a servirsi dell'acquerello in modo sempre più concentrato, al fine di esprimere efficacemente l'intensità dell'energia rappresa nel colore. Nelle opere realizzate dal 1998, inoltre, la carta, utilizzata in più strati sovrapposti, subisce delle combustioni che, oltre a generare un senso di tridimensionalità, consentono di percepire una dimensione cronologica, di avvertire la stratificazione del tempo emblematizzata dalla successione di superfici cartacee.
Mostre personali
2007 Giudecca 795 Venezia (Italia)
2007 Leslie Sacks Fine Art, Los Angeles (USA)
2007 Guanshanyue Art Museum, Shenzhen (Cina)
2006 Palazzo Bricherasio, Torino (Italia), Fondazione Palazzo Bricherasio, catalogo Electa
2006 Monte Carlo Art Gallery, Milano (Italia)
2006 Leslie Sacks Fine Art, Los Angeles (USA)
2006 Galleria Valeria Bella, Milano (Italia)
2004 Museumsbygningen, Copenhagen (Danimarca)
2004 Biennale di Gwangju, Gwangju (Rep. Corea)
2004 Arte 92, Milano (Italia)
2003 IKOS, Modena (Italia)
2003 Museo Comunale d'Arte Moderna, Ascona (Italia)
2003 L.A. International Biennal Art Invitational, Los Angeles (USA)
2003 Leslie Sacks Fine Art, Los Angeles (USA)
2003 Galerie Patrick Cramer, Genève (Svizzera)
2002 Copenhagen Gallery, Copenhagen (Danimarca)
2002 Galleria Recalcati, Torino (Italy)
1999 Galerie Patrick Cramer, Genève (Svizzera), catalogo con un testo di Roberto Borghi
1999 Wickeiser Gallery, New York (USA)
1998 Galleria Cafiso, Milano (Italia), catalogo con testi di Luciano Caramel, Roberto Borghi
1997 Cappella di Villa Ruffolo, Ravello, Napoli (Italia)
1996 Galleria Kontraste, Forte dei Marmi (Italia)
1996 Galleria Arte Bologna, Milano (Italia), catalogo con testi di Cristina Cano, Jacqueline Ceresoli, Gianni Schuber
1991 Injae Art Museum, Gwangju (Rep. Corea)
1991 Baik Song Gallery, Seoul (Rep. Corea), catalogo con un testo di Suth Seong Rock
Ringraziamenti
Hanno collaborato all'allestimento della mostra "Vuoto nel Pieno - Minjung Kim in Venice" (25/8-13/9/2007, Giudecca 795):
Ohmegatre snc Impianti tecnologici
GM Illuminazione
Rinaldin srl
GR Servizi di Glenda Cartini
Andrea Lugli
Santo Miglioranza Falegnameria
Nuova CRS Stampe digitali
Un ringraziamento particolare a:
Carlo, Sebastiano, Emanuele (Ohmegatre snc); Alessandro (Materialmente); Edoardo e Serena (Rinaldin srl); Massimiliano Bandera studio architettura;
Nicolò (Nuova CRS).
Si ringraziano inoltre Guido Curto, Gian Alberto Farinella, Antonella Commellato (testi del catalogo di Minjung Kim "Vuoto nel Pieno" pubblicato da ELECTA).