Inaugurazione con lettura poetica dell'attrice Uta Wagner il 10 novembre alle ore 18.
Orario: da martedì a venerdì ore 15-23; sabato e domenica ore 11-23. Ingresso libero.
Info tel. 340.879.83.27 - www.giudecca795.com
Gerold Meister (CADAF), pittore e scultore tedesco, vive a Venezia; già negli anni Settanta inventa un suo linguaggio poetico: la scrittura di uccelli e la scrittura astratta, alfabeti immaginari di segni fittissimi che inserisce come frammenti o testi compiuti nelle composizioni dei suoi dipinti, creando immagini suggestive arricchite dall'uso raffinato del colore
Giudecca795, Fondamenta S.Biagio, Venezia
ACTV: vaporetto 41, 42 o 82, fermata Palanca
(a pochi metri dal Molino Stucky ora Hotel Hilton)
Gerold Rainer Meister (CADAF) nato a Westerstede (Germania) è pittore, scultore, decoratore. Stimolato nella sua formazione giovanile dall'opera di Max Ernst, già negli anni Settanta CADAF inventa un proprio linguaggio poetico: la scrittura di uccelli e la scrittura astratta, alfabeti immaginari di segni fittissimi che egli inserisce come frammenti o testi compiuti nelle composizioni dei suoi dipinti, creando immagini suggestive arricchite dall'uso raffinato del colore, a volte brillante a volte tenue e delicato.
Nel 1980 si stabilisce a Venezia dove si avvicina agli Spazialisti, in particolare al pittore Tancredi, mantenendo allo stesso tempo rapporti con la vita culturale tedesca. In Italia il suo lavoro viene definito dalla critica "arte poetica"; CADAF si sposta a Parigi dove sviluppa anche una ricerca verso la scultura, elaborando gli "Spiriti" o "Angeli" che realizzerà come sculture dal 1985.
Nel 1991 vince il Premio di Murano per la scultura in vetro "Pesceuomo" insieme al maestro vetraio Vittorino Zane. Dal 1993 al 1997 realizza alcune mostre personali a Milano e Venezia; numerose sue opere sono esposte in musei e collezioni nazionali e internazionali.
L'energia creativa lo spinge verso nuovi percorsi recuperando una fonte iniziale di ispirazione, tenuta occultata persino nella scelta nel nome d'arte: CADAF – che oltre ad essere la sua firma è il nome del Centro di Arti Figurative da lui fondato - deriva dal nome del maggiore artista del Romanticismo tedesco, Caspar David Friedrich. E proprio alla poetica di questo solitario e intellettuale pittore romantico e ai suoi "sublimi paesaggi dell'io" sembrano avvicinarsi le intense immagini di natura che CADAF propone con Giudecca 795.
L'incontro fra uomo e Natura è il tema degli ultimi lavori di CADAF: dipinti su legno, quasi icone moderne di meditazione e oli su tela che raccontano emozioni e sensazioni di un rapporto profondo. Raffigurando il paesaggio, l'artista tende a cancellare un confine: il gesto di mescolare i colori per ottenere qualcosa di simile alla natura crea un contatto, quasi il miracolo di un avvicinamento.
Lo scenario è spesso la foresta, attraverso la quale CADAF compie un percorso onirico tutto interiore; la sua solitudine evoca segni nei quali ognuno tende a riconoscersi: solo et pensoso, l'artista elabora il suo cammino e si rappresenta. La sua sensibilità affonda in paesaggi naturali, di cui però egli modifica l'aspetto fino a eliminarne la spazialità, per ricreare immagini di vita interiore attraverso una scrittura che si integra e si sovrappone ad alberi, cieli di nuvole e fiumi.
I brani letterari scelti da CADAF fanno da sfondo agli emblemi simbolici di una raffigurazione che esprime il passaggio verso i segni dell'indefinito, e ne identifica i canoni estetici fino a coniugare surrealismo e realismo, pittura e poesia.