Luciano Pasquini

Con Luciano Pasquini (Firenze, 1943) l'esperienza della visione è un tuffo nel figurativo, con una particolare attenzione alla natura e al momento del suo risveglio dopo l'inverno. Artista amatissimo dal pubblico italiano e straniero, ama far risalire la scoperta della sua vena creativa ad una scuola senza dubbio d'eccezione per l'epoca, la scuola di San Gersolè sotto la guida della Maestra Maria Maltoni. "Le lezioni venivano tenute in un’unica stanza-laboratorio, nella quale trovavano posto contemporaneamente tutti gli alunni dalla 1a alla 5a classe elementare ed oltre. Gli allievi venivano lasciati liberi di scrivere e disegnare quello che volevano, ispirandosi all’ambiente rurale nel quale vivevano, con lo scopo non di istruire, cioè di raggiungere un mero risultato scolastico, ma di educare per la vita, portando il bambino ad esprimere tutto se stesso con libertà, senza il timore di trovare nell’insegnante un giudice intransigente e repressivo. Il disegno dal vero costituiva l’attività più importante. Ad essa si accompagnava la stesura dei diari, che poi venivano raccolti e pubblicati in volumi. Tutto ciò ha portato la scuola di S.Gersolè all’onore della storia, richiamando, per la novità delle proposte didattiche e la loro efficacia educativa, l’attenzione di numerose personalità della cultura, della letteratura e dell’arte da Pietro Calamandrei a Italo Calvino, da Oriana Fallaci a Michelangelo Masciotta, da Emilio Cecchi a Margaret Gardner", come racconta Pasquini.

Tra le mostre più recenti, quella presso il Museo Nazionale di PALAZZO VENEZIA, Refettorio Quattrocentesco, sotto l’egida del Ministero dei Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano, curatore Giovanni Faccenda.

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Vendemmia 79-151 (2007)

cm 120 x 100 (47" x 39")
Olio su tela / Oil on canvas

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